Con i giorni martedì 5 e mercoledì 6 marzo il Capitolo entra nel vivo. Martedì 5 marzo la giornata inizia con la celebrazione eucaristica presieduta da don Marco Grega, il quale invita ad affrontare con speranza il momento attuale che per la Chiesa e per i religiosi è un momento di minorità. La giornata di lavori è stata dedicata in particolare agli interventi di chiarimento sulle relazioni del padre provinciale e dell’economo. Sempre nella giornata di martedì è stato dedicato un congruo tempo all’ascolto di alcuni interventi sui temi caldi del Capitolo. Fra questi approfondimenti l’intervento del sociologo Prof. Massimiliano Colombi dal titolo “Una cultura inedita palpita dentro questa nostra storia”, di Don Massimo Angelelli, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana, dal titolo “La carità che si prende cura della salute,” e Don Luca Garbinetto, formatore e psicologo, con un intervento dal titolo “La vita consacrata nella storia, come un dono che si rinnova”.
Al pomeriggio è stata la volta degli interventi del Dott. Antonio Fiorilli sulla Riforma del Terzo Settore e del Dott. Francesco Cannella sulla Corresponsabilità laicale e i nuovi modelli organizzativi nelle Case. A chiudere la giornata gli interventi di Don Luciano Meddi sulle sfide della pastorale di oggi e il Dott. Flavio Pizzini sul Fundraising.
La giornata si è poi conclusa con la celebrazione dei Vespri presieduta da don Salvatore Apreda.
La giornata di mercoledì 6 marzo si è aperta con la celebrazione eucaristica presieduta da don Alfonso Crippa, il quale, prendendo spunto dalla parola di Dio, ha ricordato ai padri capitolari l’importanza di ripartire dalla Regola che il Fondatore ha voluto donarci. Tutta la mattinata è invece stata dedicata agli interventi assembleari sempre sui temi emersi nelle relazioni del provinciale e dell’economo. Al pomeriggio è iniziato il lavoro in gruppi su 5 temi specifici emersi dalla relazione del provinciale.
La giornata si è conclusa con la celebrazione dei Vespri da parte di don Guido Matarrese.